per introdurre questo argomento voglio raccontare un breve episodio della mia carriera da allenatrice.
Un giorno ero in ritardo per l'allenamento e all'arrivo in palestra le mia bambine me lo hanno subito fatto notare, nonostante si stessero divertendo a giocare tra di loro sotto gli occhi vigili di un altro allenatore.
Sul momento non ci avevo fatto caso e ci avevo riso su, ma ripensandoci poi, a mente fredda, mi sono resa conto con grande piacere che avevano appreso una regola fondamentale, che io avevo sempre insegnato loro: il rispetto per il tempo dell'altro e la puntualità.

Quando un bambino entra in contatto con il mondo sportivo si rende conto da solo, in poco tempo, che il rispetto di queste regole è indispensabile per divertirsi e vincere insieme ai compagni.
Nella mia breve carriera da allenatrice mi è capitato di osservare come i bambini, essendo di natura molto competitivi, tendano ad immagazzinare facilmente le regole del gioco e siano di conseguenza indotti a farle rispettare dai compagni per portare a casa una vittoria.
A mio parere, però, le regole più importanti che i bambini apprendono attraverso lo sport sono le regole di vita. Essi imparano ad essere puntuali, ad avvisare in caso di ritardo o di assenza, a portare rispetto per i compagni, l'allenatore e l'avversario, a perdere e a vincere, e capiscono l'importanza delle regole di convivenza, e, come nell'episodio sopra citato, le apprendono senza nemmeno rendersene conto.
Le regole cosi apprese nel mondo sportivo a sei anni saranno interiorizzate e costituiranno un repertorio fondamentale per il futuro.
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