domenica 22 marzo 2015

Lo sport e la disabilità (parte 2)

Ciao a tutti, ecco la seconda parte dell'intervista a Marco Gregnanin.

PARTE 2:


5– Cos'è per te lo sport?

Lo sport per me è vita. Non riesco ad immaginare la mia vita senza. Lo sport mi ha permesso di diventare quel che sono e molte delle mie scelte professionali sono dovute all’incontro con persone importanti del mondo scientifico e sportivo che hanno poi orientato le mie scelte e le mie decisioni. Grazie alla mia formazione universitaria ho potuto analizzare in ogni sua parte lo sport ed il gioco scoprendo caratteristiche ed utilità che non conoscevo ma che sono estremamente importanti e indispensabili nella formazione della persona.


6 – Ritieni che lo sport sia educativo? Perché?

Lo sport è sicuramente educativo perché agisce su vari aspetti della persona. Educa i ragazzi nella gestione e nella cura del proprio corpo, dell’alimentazione, fornendo un corretto stile di vita. Lo sport fa comprendere bene l’importanza delle regole sia livello sportivo che sociale poiché uno sport senza regolamento sarebbe solo e soltanto caos e questo concetto si trasferisce poi alla vita di tutti i giorni in cui le regole vengono ad assumere un ruolo essenziale per il rispetto di sé e degli altri. Fare sport fa capire che quando ci si prende un impegno è importante portarlo a termine anche se si posso incontrare, inevitabilmente, delle difficoltà. Le difficoltà quindi non divengono insormontabili poiché grazie allo sport si viene abituati a trovare nuove soluzioni per superarle.

7 – In cosa pensi che lo sport possa aiutare i tuoi ragazzi?

Lo sport aiuta i miei ragazzi sia sul piano delle salute che su quello della socialità ed in quello delle regole. Inoltre lo sport viene ad essere uno strumento che permette di comunicare anche senza parlare, superando difficoltà di comunicazione o i vari effetti sul piano fisico che possono avere le singole patologie. Lo sport aiuta i miei ragazzi anche nella gestione delle emozioni, fa provare sentimenti positivi, quando si vince, e emozioni poco piacevoli quando si perde o non si riesce a svolgere il compito come si dovrebbe. E questo ha ripercussioni anche nelle vita di tutti i giorni poiché insegna a non arrendersi di fronte alle difficoltà e a non chiudersi in sé stessi. Lo sport porta i ragazzi ad essere consapevoli dei propri punti di forza e delle proprie abilità facendo sì che essi possano ricorrervi anche nelle vita di tutti i giorni. Infine lo sport permette ai miei atleti di conoscere persone nuove con le quali instaurare rapporti di amicizia che possano andare al di là, quando è possibile, dei giorni deputati agli allenamenti o alle partite. 

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